educazione e pedagogia, tutti diversi

Tutti diversi! Mamma Valeria ci racconta…

Spesso si parla di uguaglianza e ai bambini si insegna che siamo tutti uguali…un concetto difficile, profondo e allo stesso tempo fuorviante..si cerca di rendere tutti standard per quanto riguarda caratteristiche, aspetto, carattere, capacità e molto altro….quando la realtà invece è che non esiste uno uguale a un altro….

Insegnamo allora ai bambini ad essere diversi e riconoscersi come tali…non siamo tutti uguali ma siamo tutti diversi….. E va bene così!!!

Allora e solo allora potremo riconoscerci e accoglierci…… perché ognuno è speciale proprio perché unico.

A tal proposito ce ne parla Valeria, con la sua storia da mamma e da donna, sviscera alcuni aspetti della diversità e ci suggerisce di rimanere se stessi perché in quello sta racchiusa la nostra forza….

Da quando ho scoperto la neurodiversità di mio figlio mi sto aprendo all’ipotesi che anche io stessa sia una ‘neurodiversa’.

Non so dove mi porterà questo mio pensiero, ma intanto mi sta dando alcune risposte a domande irrisolte che stavano lì da anni.

Da bambina ho sempre avuto uno spiccato spunto di iperattività, se non sempre fisica sicuramente mentale.

Ho un’organizzazione interna tutt’altro che lineare e spesso tendo a procrastinare le cose che mi fanno più fatica, mentre porto avanti, con molta accuratezza e meticolosità, quelle che mi appassionano…

E, negli anni, mi hanno affaticato e appassionato cose differenti; e così sono apparsa attenta e scrupolosa un po’ in tutti i campi.

Quando ero piccola tutto questo sapevo nasconderlo bene, ho compensato laddove non arrivavo, attingendo dall’abbondanza nelle mie passioni… e tutto per apparire “conforme”… 

Sempre al passo, omologata ad una società che, altrimenti, mi avrebbe visto diversa…

Ma io lo sono…

Sono me stessa in tutto quello che faccio…

Sono caotica e minuziosa…

Sono delicata e spartana…

Sono forte e fragile…

E queste, oggi, sono per me grandi ricchezze…

Ma queste, ieri, sono state enormi sofferenze…

Guardatevi attorno…

Tante persone sono come me…

Date loro fiducia e spazio e sapranno essere uniche!!!

Per noi e per i nostri figli tutto diventa complicato. Eppure non esiste un vademecum… Se nella nostra società ammettessimo il rumore ed il movimento allora probabilmente ci sarebbero meno problemi, ma i bambini DEVONO essere composti, ubbidienti, silenziosi, fermi e noi siamo già tagliati fuori in partenza…

Il problema della nostra società è l’OMOLOGAZIONE…

Si, perchè se non si è CONFORMI ad uno standard, non andiamo bene…

CHI stabilisce COSA non è dato sapersi..

Dobbiamo essere ‘mediamente’ intelligenti; apprendere, leggere, scrivere, colorare, fare di conto… ma anche raccontare, ascoltare, ripetere e coniugare…

A pochi importa se abbiamo fantasia, memoria, creatività, musicalità, energia…

A casa nostra non esiste omologazione; si è diversi, unici, fuori dagli schemi…

Io stessa non sono omologata ad alcuno standard; sono stata un foglio a quadretti in un quaderno a righe, un poligono irregolare in un mondo di cerchi, un numero primo in una tabellina del due…

Ecco, sentendomi così posso capire come si senta mio figlio ed è un grande, grandissimo passo avanti verso una completa accettazione, con serenità e consapevolezza… il resto, quello che ci fanno intendere e insinuare, conta poco…

Vorrei che anche le comunità sociali (scuola, lavoro, sport, squadre, gruppi…) potessero capire e crescere con questi concetti e che, al di là dell’educazione necessaria e fondamentale, i nostri figli hanno sicuramente bisogno di tanta autostima, incoraggiamento, appoggio, comprensione, ascolto…

Con tutti i loro difetti ed un bagaglio di pregi potranno scalare il mondo!!!

Valeria “

Grazie di cuore Valeria…

#tuttidiversi