..Fino a quel momento era cresciuto adagiato là, dove un liquido tiepido creato per lui, perché meglio potesse riposare, lo difendeva da ogni urto, da ogni squilibrio di temperatura; là ove mai non gli era giunto il minimo raggio di luce, né il più lieve rumore.”M. Montessori nel Bambino in Famiglia

Un bambino di appena un mese ha bisogno di un ambiente tranquillo, con luci soffuse, e con stimoli ponderati. Spesso si sente dire che “si devono abituare”…ma non è proprio così! i neonati devono prima di tutto ESSERE RISPETTATI!
E da cosa passa il rispetto?
Prima di tutto da come si trattano, intendendo proprio il senso fisico: immaginiamo di essere un bambino nato da pochi giorni, fino a quel momento al caldo e nel silenzio del ventre materno, improvvisamente catapultato tra luci, suoni, odori, rigirato come un calzino per essere vestito, spogliato, cambiato, incremato, alzato, abbassato, spostato….così….senza alcun riguardo.
Il rispetto allora comincia proprio da lì : trattiamo il bambino con lentezza, delicatezza, con gesti e movimenti “come se si trattasse un ferito, o un uccellino di nido” ( suggerisce Grazia Honegger Fresco). Non facciamo spostamenti bruschi, e avvisiamolo ogni volta che viene cambiato, descrivendogli proprio cosa stiamo facendo…” tesoro adesso ci cambiamo il pannolone….vedi apro il body….”.
Parliamogli come se si parlasse ad un adulto, e con un tono amorevole. Chiediamogli il permesso per ogni cosa.
Non sottoponiamolo a stress eccessivi. I giochi suggeriti per neonati, oggi ,sono spesso troppo forti a livello sensoriale, troppe luci, troppi colori, troppe funzioni tutte insieme…si muovono ,suonano, scricchiolano, girano e si illuminano…tutto contemporaneamente. Come può un bambino di appena un mese processare tutti quegli stimoli????
Infatti non lo fa…. viene assuefatto in quel momento…sembra restare imbambolato…e l’errata credenza è che gli piaccia. Ma subito dopo magari comincia a piangere senza motivo, come per dire “è troppo!!!”….E con ogni probabilità è davvero così.
Il materiale che dobbiamo proporre ai nostri bambini dovrà essere pensato, studiato e calibrato in base alle esigenze e al bambino che abbiamo difronte. Ogni bambino è diverso da un altro, e non tutto può andare bene per tutti. E cosa ancora più importante dovrà stimolare un senso alla volta, perchè solo pensando a quale è lo scopo vero di quel materiale possiamo renderlo educativo nei confronti di quel bambino.
Dobbiamo insegnare al bambino l’amore per l’ambiente, dobbiamo renderlo piacevole e interessante, dobbiamo davvero mettere amore in quello che facciamo e in quello che gli proponiamo.
Di seguito un esempio di come realizzare una mobìle (o giostrina appesa).
Quale è lo scopo di questo materiale? Stimolare nel bambino lo sviluppo visivo e il rinforzo del controllo oculare che poi andrà con la coordinazione oculo manuale, ovvero la mano si muoverà verso un oggetto in modo intenzionale guidata dagli occhi. Si svilupperà inoltre l’attenzione e si stimolerà la nascita del movimento volontario dei muscoli, volto a focalizzare quanto attrae il bambino.
Pronti…….?………via!
Prendiamo del cartone e ritagliamo delle semplici sagome rotonde o quadrate, di un diametro di circa 8/10 cm.

Successivamente realizza disegni geometrici o concentrici sui pezzetti, puoi realizzare scacchiere, spirali, croci, possibilmente che suddividano lo spazio in modo simmetrico.
A quel punto colora utilizzando il bianco e il nero, alternando le zone.

Colora anche il retro del cartoncino, perchè muovendosi appeso in aria mostrerà i due lati.
Fai un foro in alto e fai passare un cordino, un nastro o semplicemente un filo spesso.

I pezzettini possono essere appesi insieme o uno alla volta, sia sui normali supporti per giostrine che su un bastoncino o su una struttura di legno.
Andranno mostrate al bambino in un momento di tranquillità, magari quando è nella cesta (un meraviglioso accessorio dove far dormire e riposare il bambino!). Il bambino fin dai primi giorni seguirà solo con gli occhi, poi muovendo la testa e il collo, i movimenti delle figure sospese, mosse dal vento o dal soffio della mamma.

” IL BAMBINO E’ UNA SORGENTE D’AMORE, QUANDO LO SI TOCCA, SI TOCCA L’AMORE.”
M.Montessori